'Tribal dawn' - Acrylic on canvas - Artist: Shirley Shelton
Spesso mi chiedo se ci sia, a parte il crochet, un filo conduttore, un elemento unificante che renda omogeneo e riconoscibile ciò che faccio. Quali mondi, presenti o passati, reali o immaginari mi affascinano e mi ispirano? Sicuramente mondi lontani nello spazio ma soprattutto nel tempo. Quasi sempre si tratta di un tempo e di uno spazio mitici, che appartengono al sogno, all'immaginazione e al ricordo di quando il rapporto dell'uomo con la natura era ancora forte, autentico e immediato: la Natura si amava, si temeva, si venerava, si adorava, si malediceva, ma era sempre onnipresente, imprescindibile, reale.
Ogni cosa che realizzo rimanda in qualche modo alla Natura, sia nel senso più letterale del termine, nelle forme appunto più naturalistiche come fiori e foglie, sia per l'aspetto secondo me più "ancestrale" che si intravede nei miei monili in stile etnico-tribale. In entrambi i casi si tratta di creazioni che rievocano i primi (e primitivi) ornamenti e abbellimenti, in epoche in cui ancora non esistevano la moda e il prodotto di massa, e un determinato ornamento era (e spesso lo è ancora oggi) identificativo di una tribù o di una casta. Questi ornamenti, realizzati con materiali che ci regalava l'ambiente circostante, venivano modificati e trasformati con l'aiuto delle mani o di qualche semplice utensile, eventualmente se ne variava il colore con tinture naturali, ma il più delle volte si lasciavano inalterati aspetto e tonalità originari. Da qui le mie ghirlande di fiori e foglie e i monili nelle tonalità naturali della Terra, quella stessa Terra da cui mi piace pensare che le mie creazioni nascano, spontaneamente: ecco perché prediligo forme asciutte ed essenziali dalle calde tonalità naturali, polverose, spesso indefinite che sfumano l'una nell'altra, quasi assorbendo l'una le vibrazioni dell'elemento vicino. Per coerenza, non amo usare materiali che possano alterare l'effetto che voglio ottenere, per cui solitamente evito strass, i colori fluo o altri componenti troppo luminosi che danno l'idea di essere troppo artificiali e industriali.
A presto,
Giada
Spesso mi chiedo se ci sia, a parte il crochet, un filo conduttore, un elemento unificante che renda omogeneo e riconoscibile ciò che faccio. Quali mondi, presenti o passati, reali o immaginari mi affascinano e mi ispirano? Sicuramente mondi lontani nello spazio ma soprattutto nel tempo. Quasi sempre si tratta di un tempo e di uno spazio mitici, che appartengono al sogno, all'immaginazione e al ricordo di quando il rapporto dell'uomo con la natura era ancora forte, autentico e immediato: la Natura si amava, si temeva, si venerava, si adorava, si malediceva, ma era sempre onnipresente, imprescindibile, reale.
Ogni cosa che realizzo rimanda in qualche modo alla Natura, sia nel senso più letterale del termine, nelle forme appunto più naturalistiche come fiori e foglie, sia per l'aspetto secondo me più "ancestrale" che si intravede nei miei monili in stile etnico-tribale. In entrambi i casi si tratta di creazioni che rievocano i primi (e primitivi) ornamenti e abbellimenti, in epoche in cui ancora non esistevano la moda e il prodotto di massa, e un determinato ornamento era (e spesso lo è ancora oggi) identificativo di una tribù o di una casta. Questi ornamenti, realizzati con materiali che ci regalava l'ambiente circostante, venivano modificati e trasformati con l'aiuto delle mani o di qualche semplice utensile, eventualmente se ne variava il colore con tinture naturali, ma il più delle volte si lasciavano inalterati aspetto e tonalità originari. Da qui le mie ghirlande di fiori e foglie e i monili nelle tonalità naturali della Terra, quella stessa Terra da cui mi piace pensare che le mie creazioni nascano, spontaneamente: ecco perché prediligo forme asciutte ed essenziali dalle calde tonalità naturali, polverose, spesso indefinite che sfumano l'una nell'altra, quasi assorbendo l'una le vibrazioni dell'elemento vicino. Per coerenza, non amo usare materiali che possano alterare l'effetto che voglio ottenere, per cui solitamente evito strass, i colori fluo o altri componenti troppo luminosi che danno l'idea di essere troppo artificiali e industriali.
A presto,
Giada